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venerdì 18 luglio 2014

GLI AFFRESCHI RITROVATI


Per i lavori di restauro del Santuario di Santa Maria delle Armi, affidati alla ditta di fiducia del MIBACT Gianfranco Mirabelli di Rende ed eseguiti dai restauratori Monica Venneri, Battista Salemme e Francesco Musolino della ditta Mirabelli, erano previsti saggi stratigrafici sulla parete dell’abside ai lati dell’altare dove dalla documentazione fotografica più antica risultavano presenti delle pitture murali. Da altra documentazione della metà degli anni 50 del novecento, con cui si chiedeva l’autorizzazione alla Soprintendenza di Cosenza  a decorare con una scena raffigurante il miracolo della Madonna delle Armi la parete destra dell’abside, si faceva però riferimento all’abbattimento e ricostruzione della  stessa parete.
Nella definizione delle zone su cui si sarebbero dovuti effettuare i saggi si sceglieva di iniziare dalla parete di sinistra al lato dell’altare maggiore dove, da una fessura profonda trenta centimetri, si intravedeva un lacerto di colore giallo. Dopo aver sottoposto ad analisi con XRF il colore a cura di Diarco spin off dell’università della Calabria, società incaricata di eseguire gli esami diagnostici delle opere pittoriche del Santuario si è proceduto alla rimozione stratigrafica delle murature fino al recupero di un importante affresco ascrivibile al secolo XIII raffigurante l’Arcangelo Gabriele.
Un secondo saggio è stato effettuato poi sulla parete di  destra  dell’altare maggiore dove veniva scoperto, su una nuova parete trasversale a quella  dietro l’altare, un affresco raffigurante una Madonna ascrivibile al secolo XV, mentre è chiaramente visibile sulla stessa parete un secondo affresco  con una mano benedicente alla maniera orientale. Tale affresco non è stato scoperto per ragioni di sicurezza.
Sulla parete sinistra accanto all’affresco raffigurante l’Arcangelo Gabriele si scopriva un varco che dava la possibilità di ispezionare la parete retrostante all’altare maggiore. E’ risultato evidente che dietro l’abside c’e un affresco raffigurante la Vergine con il Bambino ascrivibile agli inizi del XIII secolo.


Questa scoperta è di assoluta importanza in quanto definisce dal punto di vista degli studi un’origine più antica del Santuario, forse rifugio di monaci orientali che sfuggivano inizialmente alla persecuzione iconoclasta di Leone III Isaurico e in seguito alla pressione araba in Sicilia. L’ipotesi era stata già avanzata dallo storico dell’arte Paolo Franzese che aveva indicato una datazione più antica. E’ prevista la revisione del progetto per il recupero e la valorizzazione dell’antico impianto e dei preziosi affreschi nell’assoluto rispetto degli ampliamenti realizzati dai principi Sanseverino nei secoli XVI e XVII e dei principi Pignatelli nel secolo XVIII. L’importante ritrovamento restituirà agli studi documenti importanti su cui ridefinire percorsi storici e storico artistici.

Madonna con il Bambino

Arcangelo Gabriele

Madonna con il Bambino (part.)
Un momento della conferenza stampa.


La prima pagina de Il QUOTIDIANO 21.07.2014


Sono intervenuti alla conferenza stampa di oggi 18.7.2014 presso il santuario:

Il Sindaco del Comune di Cerchiara dott. Antonio Carlomagno,
Il Presidente della Fondazione del Santuario Santa Maria delle Armi di Cerchiara avv. Luca Franzese
Il rettore del Santuario Santa Maria delle Armi padre Domenico Cirigliano
Il Soprintendente B.A.P per le provincie di CS, CZ e KR
arch. Luciano Garella
L’arch. Mariano Bianchi della Soprintendenza BAP
La dott. Rosanna Caputo della Soprintendenza BSAE
I progettisti e direttori dei lavori arch. Francesco Parrilla eding. Salvatore Sirianni
La ditta Gianfranco Mirabelli di Rende esecutrice dei lavori
Il prof. Giuseppe Chidichimo presidente di DIARCO spin off dell’Università della Calabria
Lo storico dell’arte, responsabile del progetto di diagnostica per Santa Maria delle Armi di Diarco spin off dell’Università della Calabria dott.ssa Stefania Bosco

                                                          

                                                          

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